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FRANCESCO E GIOTTO | L'INVENZIONE DELLA PITTURA MODERNA

ELENA CANDELLETTA | GIULIO ASCANIO PERINI
TRE LEZIONI | 30 EURO
DAL 10 APRILE IL GIOVEDI' ALLE 16

Francesco d’Assisi e Giotto di Bondone non si sono mai conosciuti - d’altronde alla nascita del primo l’altro era già morto - e non avrebbero potuto essere più diversi l’uno dall’altro. Eppure un filo invisibile li lega, lo stesso di cui è intessuta nel Duecento la pittura più moderna. La rivoluzione che chiamiamo giottesca, infatti, si compie innanzitutto in quel grande laboratorio di modernità che è il cantiere della Basilica di Assisi, e ha origine da un nuovo senso del sacro e del mondo che si afferma anche grazie a S. Francesco.
In queste lezioni partiremo proprio dal Santo, per riscoprirne la dimensione umana e la “dissonante diversità” rispetto ai suoi contemporanei. Ma passo dopo passo, attraversando la pittura del Duecento, arriveremo a Giotto, protagonista e genio indiscusso del suo tempo. In questo percorso incontreremo i tanti grandi artisti - da Cimabue a Duccio, da Pietro Torriti a Simone Martini e Pietro Lorenzetti - che tra Duecento e Trecento, nell’arco di circa settanta anni, si sono avvicendati sui ponteggi della Basilica di Assisi, dando ognuno il proprio personale contributo di modernità. E’ un momento decisivo, la nascita di un'età nuova della pittura, che ponendo l’uomo al centro della scena conduce ad un inedito dialogo con il divino e pone le premesse per l’Umanesimo.

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